Materiali e contributi

7 febbraio 2012
Liberalizzazioni nel commercio grazie al decreto “Cresci Italia”

Lo scorso dicembre abbiamo segnalato che, con l’art. 31 del D.L. del 6 dicembre 2011, n. 201, c.d. “Salva Italia”,  poi convertito dalla L. 22 dicembre 2011, n. 214, è stato sancito il principio concernente “la libertà di apertura di nuovi esercizi commerciali sul territorio senza contingenti, limiti territoriali o altri vincoli di qualsiasi altra natura, esclusi quelli connessi alla tutela della salute, dei lavoratori, dell’ambiente, ivi incluso l’ambiente urbano, e dei beni culturali“.

La norma stabilisce altresì che le Regioni e gli enti locali debbano adeguare i propri ordinamenti a tale principio entro il 27 marzo 2012.

Ora, con l’emanazione del D.L. 24 gennaio 2012, n. 1 c.d. “Cresci Italia” (in vigore dallo stesso 24 gennaio), vengono, ai sensi dell’articolo 1, abrogate tutte:

– “le norme che prevedono limiti numerici, autorizzazioni, licenze, nulla osta o preventivi atti di assenso dell’amministrazione comunque denominati per l’avvio di un’attività economica non giustificati da un interesse generale, costituzionalmente rilevante e compatibile con l’ordinamento comunitario nel rispetto del principio di proporzionalità“;

–  “le norme che pongono divieti e restrizioni alle attività economiche non adeguati o non proporzionati alle finalità pubbliche perseguite, nonché le disposizioni di pianificazione e programmazione territoriale o temporale autoritativa con prevalente finalità economica o prevalente contenuto economico, che pongono limiti, programmi e controlli non ragionevoli, ovvero non adeguati ovvero non proporzionati rispetto alle finalità pubbliche dichiarate e che in particolare impediscono, condizionano o ritardano l’avvio di nuove attività economiche o l’ingresso di nuovi operatori economici ponendo un trattamento differenziato rispetto agli operatori già presenti sul mercato, operanti in contesti e condizioni analoghi, ovvero impediscono, limitano o condizionano l’offerta di prodotti e servizi al consumatore, nel tempo nello spazio o nelle modalità, ovvero alterano le condizioni di piena concorrenza fra gli operatori economici oppure limitano o condizionano le tutele dei consumatori nei loro confronti“.

Tali abrogazioni avranno effetto dalla data di entrata in vigore dei regolamenti che il Governo è chiamato ad emanare (ai sensi del comma 3 del medesimo articolo 1) entro il 31 dicembre 2012 per individuare le attività per le quali sarà ancora necessario un atto di assenso dell’amministrazione.

Pertanto attraverso tali regolamenti verrà indicato se le attività commerciali (e quali di esse) continueranno a necessitare di un preventivo atto di assenso da parte dell’amministrazione.

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