Materiali e contributi

17 febbraio 2015
Rettifica del classamento catastale: l’avviso deve sempre motivare sull’aumento del valore dell’immobile

La Corte di Cassazione con la sentenza della Sezione VI n. 2993 del 13 febbraio 2015, all’esito di un giudizio tributario seguito dal nostro Studio, ha confermato le decisioni di primo grado (Commissione Tributaria Provinciale di Milano, Sezione II n. 237 del 20 aprile 2010) e di appello (Commissione Tributaria Regionale della Lombardia, Sezione XXXIII n. 72/33/12 del 18 giugno 2012) di annullamento di un avviso di rettifica di classamento catastale (da categoria A/2 ad A/1) relativo ad un immobile nel centro di Milano interessato da un vincolo monumentale.

Trova dunque conferma il principio di diritto, enunciato dalla sentenza di primo grado, in base al quale un avviso di rettifica catastale deve sempre indicare le ragioni che hanno determinato l’incremento di valore dell’immobile interessato, sia nel caso in cui tale incremento sia riconducibile all’innalzamento dei valori espressi dal mercato immobiliare per la zona in cui l’immobile ricade, sia nel caso in cui l’incremento di valore dipenda dalla concreta realizzazione di interventi edilizi privati o pubblici.      

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