Materiali e contributi

7 aprile 2016
La Corte Costituzionale salva il nuovo articolo 3-bis del Testo unico dell’edilizia

La Corte Costituzionale con la sentenza del 5 aprile 2016 n. 67 ha dichiarato non fondata la questione di legittimità costituzionale dell’articolo 17, comma 1, lettera b), del decreto legge 12 settembre 2014, n. 133  (decreto “Sblocca Italia”), convertito con modificazioni, che ha introdotto l’articolo 3-bis nel decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001 n. 380, (Testo unico dell’edilizia) concernente gli interventi sugli “edifici esistenti non più compatibili con gli indirizzi della pianificazione”.

Tale pronuncia, oltre a descrivere la portata applicativa del nuovo articolo 3-bis, stabilisce che “il presunto carattere “autoapplicativo” di una disposizione non implica affatto il carattere “di dettaglio” della medesima. La circostanza, infatti, che, pur nel sistema della legislazione concorrente, una disciplina statale “di principio” non abbisogni, per divenire efficace, di specifiche disposizioni attuative, non può essere considerata come automaticamente produttiva dell’effetto di “espropriare” i legislatori regionali del loro autonomo potere di conformare la regolazione statale alle proprie specifiche esigenze”.

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