Materiali e contributi

30 aprile 2021
Le novità del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per il settore immobiliare

In seguito all’approvazione definitiva da parte del Consiglio dei Ministri
del 29 aprile, il Governo Draghi ha trasmesso oggi il PNRR (Piano Nazionale di
Ripresa e Resilienza) a Bruxelles.

 

Il PNRR costituisce il progetto degli investimenti e delle riforme che
l’Italia si impegna ad avviare, da qui al 2026, per risollevare l’economia
nazionale dalla crisi provocata dalla pandemia e per abbattere le debolezze
strutturali del nostro sistema economico.

 

Tra le numerose riforme
previste dal PNRR segnaliamo quelle interessanti:

 

a) la semplificazione
e l’accelerazione dei procedimenti amministrativi, tra cui le procedure
autorizzatorie per assicurare l’efficientamento energetico degli edifici e la
rigenerazione urbana, nonché la Conferenza di servizi per l’approvazione dei
progetti;

 

b) la
semplificazione, riduzione e razionalizzazione delle norme in materia di
contratti pubblici, attraverso il recepimento delle tre direttive UE (2014/23,
24 e 25), integrandole esclusivamente nelle parti che non siano self executing e ordinandole in una nuova
disciplina più snella rispetto a quella vigente, che riduca al massimo le
regole che vanno oltre quelle richieste dalla normativa europea;

 

c) la semplificazione
e razionalizzazione delle normative in materia ambientale e, in particolare,
delle disposizioni concernenti la valutazione di impatto ambientale (VIA),
nonché l’ampliamento dell’operatività del Provvedimento Unico in materia
Ambientale (PUA);

 

d) la semplificazione
in materia edilizia e urbanistica e gli interventi per la rigenerazione urbana,
attraverso la rimozione degli ostacoli burocratici all’utilizzo del Superbonus
110 per cento;

 

e) la rigenerazione
dei parchi e dei giardini storici, il recupero del patrimonio storico dei
Borghi italiani e la riqualificazione dei loro spazi pubblici aperti nonché il
recupero del patrimonio edilizio rurale;

 

f) la
riqualificazione di immobili ad alto potenziale turistico, in particolare degli
alberghi più iconici, nonché la partecipazione del Ministero del Turismo al
capitale del Fondo Nazionale del Turismo, un fondo di real estate con l’obiettivo di acquistare,
rinnovare e riqualificare strutture alberghiere italiane;

 

g) lo sviluppo del
sistema portuale nell’ambito del quale verranno definite le condizioni relative
alla durata della concessione, i poteri di vigilanza e controllo delle autorità
concedenti, le modalità di rinnovo, il trasferimento degli impianti al nuovo
concessionario al termine della concessione e l’individuazione dei limiti
minimi dei canoni a carico dei concessionari;

 

h) l’incentivazione
alla realizzazione, da parte di soggetti privati, di nuove strutture di
edilizia universitaria approntando svariate misure, tra cui l’apertura della
partecipazione al finanziamento anche agli investitori privati, o partenariati
pubblico-privati, supporto degli investimenti privati con un regime di
tassazione meno rigido, adeguamento degli standards per gli alloggi degli
studenti, agevolazioni per la ristrutturazione e il rinnovo delle strutture in
luogo di nuovi edifici green field;

 

i) la rigenerazione
urbana (i) fornendo ai Comuni contributi per
investimenti, finalizzati ad esempio alla ristrutturazione di edifici
pubblici, (ii) mediante la
predisposizione di programmi urbanistici di rigenerazione partecipati, dedicati
alle periferie delle Città Metropolitane con l’obiettivo di trasformare
territori vulnerabili in città smart e sostenibili, anche grazie alla
partecipazione di investimenti privati (fino a un massimo del 30%) con
possibilità di ricorrere allo strumento finanziario del “Fondo dei fondi” BEI
(iii) realizzando nuove strutture di edilizia
residenziale pubblica attraverso la riqualificazione di aree degradate,
puntando principalmente sull’innovazione verde e sulla sostenibilità.

 

Queste sono solo alcune delle tante novità previste dal PNRR.


Cliccare qui per
prendere visione del testo aggiornato del PNRR.

 

Lo Studio resta a disposizione
per quanto possa occorrere.

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